Valorizzazione e promozione delle attività, anche in ambito sociale, relativa al settore dell’impiantistica di serre e di strutture per l’agricoltura, la tutela degli interessi professionali ed aziendali della categoria degli installatori degli impianti serricoli e strutture per l'agricoltura e la tutela dei diritti delle imprese e dei professionisti appartenenti a tale categoria sono i principali profili della'Associazione:
IN PRIMO PROFILO: ERRONEO INQUADRAMENTO ALL'INTERNO DEL CODICE ATEC0 25 (FABBRICAZIONE DI ARTICOLI DI COLTELLERIA, UTENSILIE OGGETTI DIFERRAMENTA)
Il principale scopo dell’associazione è quella di assicurare, in assenza di un riconoscimento esplicito dell'attività degli impiantisti serricoli e dei montatori delle strutture per l'agricoltura, che gli stessi vengono annoverati tra i soggetti esercenti le attività di cui al codice ATECO n. 25. Orbene, tale inquadramento è totalmente fuorviante ed inadeguato, atteso che l'attività espletata da tali aziende non prevede la fabbricazione di prodotti in metallo e/o di oggetti di ferramenta, ma esclusivamente il loro montaggio ed impianto "a terra", con strutture per lo più amovibili. Da ciò discende la necessità di prevedere uno nuovo codice ATECO, che contraddistingua in modo specifico l'attività svolta dagli installatori di impianti serricoli, valorizzandone e riconoscendone il carattere di prestazione di servizi (di installazione e montaggio appunto), legati a doppio filo all'agricoltura, e non di "fabbricazione" dì metalli.
SECONDO PROFILO: CONSEGUENZE DELL'ERRONEA QUALIFICAZIONE GIURIDICA E DELL'ERRONEO INQUADRAMENTO DELL'ATTIVITA' 1)
- Applicazione del CCNL del settore metalmeccanico. In secondo luogo, dall'erroneo inquadramento dell'attività svolta dagli impiantisti serricoli ed installatori di strutture per l'agricoltura derivano ulteriori conseguenze estremamente negative e penalizzanti per l'intero settore, sotto molteplici aspetti. Il primo di questi attiene alla necessità di applicare il Penalizzante CCNL del settore metalmeccanico, pur in assenza di un'attività di lavoro che possa essere ricondotta nell'ambito della fabbricazione dei metalli.
- Riflessi sui costi della forza lavoro. Un settore in continuo affanno per i costi esorbitanti e sproporzionati Da questo ne consegue che le imprese operanti nel settore in oggetto sono in costante affanno nella gestione della risorsa lavoro, trovandosi ad affrontare costi sproporzionati rispetto ai ricavi . Difatti, la ricomprensione nell'ambito delle imprese del settore metalmeccanico prelude alle imprese esercenti l'attività di installazione di impianti serricoli e di strutture per l'agricoltura di valorizzarne alcune caratteristiche fondamentali, quali, ad esempio, la stagionalità.
- Sulle conseguenze rispetto alla normativa in materia di sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro. Infine, ma non da ultimo, la ricomprensione tra le aziende del settore metalmeccanico comporta, per le aziende esercenti l'attività di installazione di serre e strutture per l'agricoltura, gravose ed onerose conseguenze anche sotto il profilo delle norme da applicare in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Difatti, volendo fare un esempio alquanto banale ma esaustivo, si pensi che le imprese in esame sono assimilate, quanto a obblighi di sicurezza sui luoghi di lavoro, alle aziende che svolgono attività legate alla produzione di elementi in ferro all'interne di Capannoni industriali. Il tutto comporta un dispendio di risorse economiche (per adeguarsi alle norme ritenute applicabili dall'ASL) che sta divenendo man mano insostenibile, oltre che, per certi versi, anche "inutile", atteso che alcuni "rischi" che si ritiene di dover prevenire sono più "teorici' che "reali", mentre altre norme "sull'igiene" sui luoghi di lavoro sono totalmente inconferenti e sganciate da qualsivoglia contatto con la realtà dato che le aziende che si occupano di montaggio di serre o similia lavorano esclusivamente all'aperte, nei campi e non all'interno di un capannone industriale.